Il machine learning (ML) è un campo dell’intelligenza artificiale che si occupa di insegnare ai computer a prendere decisioni e fare previsioni sulla base dei dati. Due delle metodologie principali in questo campo sono l’apprendimento supervisionato e l’apprendimento non supervisionato. Sebbene entrambi si concentrino sull’analisi dei dati, differiscono significativamente nel tipo di dati utilizzati e negli obiettivi finali.
L’apprendimento supervisionato utilizza dati di addestramento etichettati, dove ogni esempio di input è associato a un output noto. Questo consente agli algoritmi di apprendere le relazioni tra input e output. Ad esempio, un modello può essere addestrato utilizzando immagini di numeri scritti a mano etichettati con il numero corretto, permettendo così al modello di riconoscere i numeri in nuove immagini.
Alcune delle tecniche comuni includono:
In questo contesto, i modelli si concentrano sulla minimizzazione dell’errore tra output previsti e reali, regolando iterativamente i parametri per migliorare le previsioni.
Al contrario, l’apprendimento non supervisionato non richiede dati etichettati. Gli algoritmi analizzano i dati in modo autonomo per identificare pattern e relazioni. Ad esempio, un algoritmo potrebbe esaminare dati di acquisto e raggruppare i clienti in base a comportamenti simili, senza alcuna informazione predefinita sugli output.
Alcuni metodi comuni includono:
L’apprendimento non supervisionato è utile per esplorare dati sconosciuti e scoprire pattern nascosti, rendendolo ideale per l’analisi esplorativa.
La scelta tra apprendimento supervisionato e non supervisionato dipende dalle caratteristiche dei dati e dagli obiettivi del progetto. Se si dispone di dati etichettati e si cerca di costruire un modello predittivo, l’apprendimento supervisionato è la scelta giusta. Ad esempio, può essere utilizzato per prevedere i tempi di volo in base a variabili come le condizioni meteorologiche e il traffico.
D’altra parte, se i dati non sono etichettati e si desidera scoprire pattern o anomalie, l’apprendimento non supervisionato è più appropriato. Può essere utilizzato per segmentare i clienti o per analizzare grandi volumi di dati in cerca di correlazioni significative.
Un approccio interessante è l’apprendimento semi-supervisionato, che combina elementi di entrambe le metodologie. Questo approccio utilizza una piccola quantità di dati etichettati insieme a una grande quantità di dati non etichettati. Inizia addestrando un modello sui dati etichettati, che poi può fare previsioni su quelli non etichettati. Iterativamente, le previsioni più accurate vengono aggiunte al set di dati etichettati per migliorare ulteriormente il modello.
In conclusione, sia l’apprendimento supervisionato che quello non supervisionato offrono approcci fondamentali per affrontare le sfide nel campo dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale. Conoscere le differenze e le applicazioni di ciascuno di essi è essenziale per chiunque desideri intraprendere una carriera nel settore.
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