Il termine inglese “responsive” significa letteralmente “capace di adattarsi, in grado di reagire”. Nell’ambito del web design questa terminologia viene utilizzata per riferirsi al layout di un sito che sia in grado di modificarsi in dimensioni e fruibilità, garantendo all’utente una user experience ottimale a prescindere dalla grandezza dello schermo del dispositivo utilizzato.
L’importanza della “responsività” di un sito è emersa poco dopo l’avvento dei primi smartphone, che hanno dato la possibilità a moltissimi utenti di navigare i siti web anche da dispositivi mobili e non solo da computer.
Questo comportamento si è diffuso sempre di più negli ultimi anni e ad oggi sappiamo che circa il 66.6% della popolazione mondiale (5 miliardi di persone) fa uso di dispositivi mobili e che 9 utenti su 10 navigano su internet da smartphone.
Questi dati hanno comportato una crescente richiesta di siti responsive che garantiscano una user experience ottimale anche da cellulare, al fine di condurre l’utente ad una eventuale conversione finale. Molti dei siti di cui parliamo, infatti, sono degli e-commerce, il cui scopo è, ovviamente, vendere. Per garantire l’acquisto da parte dell’utente, però, tra le tante accortezze che riguardano la strategia di marketing, è importante assicurarsi che comprare sia semplice, sicuro e veloce: se il sito non è facilmente fruibile da cellulare gli utenti lo abbandonano in fretta e non acquistano.
Il detto che viene spesso citato in questo contesto è “Mobile first”: è bene sviluppare il layout e la user experience di un sito partendo proprio dall’utilizzo che l’utente farà del prodotto da un dispositivo mobile.
I breakpoints sono i cosiddetti “punti di interruzione”: punti in cui il contenuto del sito web risponde in base alla larghezza del dispositivo, consentendo di mostrare all’utente il miglior layout possibile. I Breakpoints sono indispensabili, quindi, per suddividere in un numero definito le diverse tipologie di layout ed organizzare di conseguenza i contenuti interni al sito in modo che si adattino alle diverse dimensioni e risoluzioni degli schermi.
Con l’aumentare delle tipologie di dispositivi (numerose varietà e brand di tablet, smartphone ecc) i breakpoints sono un elemento su cui è necessario mantenersi aggiornati per garantire una buona fruizione del sito a qualsiasi utente.
In alcuni casi rispetto ad un sito web responsive è più utile e consigliabile sviluppare un’applicazione mobile nativa. Questi casi riguardano, per esempio:
Anche nel caso dello sviluppo di app native si può parlare di responsività, dal momento che possono essere scaricate ed utilizzate da diversi dispositivi mobili come tablet e smartphone di dimensioni e risoluzioni anche molto differenti tra loro. Uno degli aspetti più interessanti delle app native, infatti, è proprio quello di essere pensate direttamente per adattarsi a diversi schermi mobile con fluidità e alte prestazioni in termini di tempo e fruibilità.
La richiesta di web app, app ibride e app native cresce continuamente, così come la ricerca di figure professionali che siano in grado di gestire un progetto di sviluppo nella sua interezza. Per questo motivo ITS mette a disposizione un corso professionalizzante grazie al quale è possibile specializzarsi nello sviluppo di mobile app e web-app, con focus specifico sulle competenze relative allo sviluppo front-end. Scopri il nostro corso!