Le criptovalute sono delle monete virtuali utilizzabili per effettuare qualsiasi tipo di transazione.
Da qui si comprende il motivo della definizione “valute”, ma perché “cripto”? Questo prefisso nasce dalla caratteristica crittografica come base delle transazioni.
Le criptovalute vengono archiviate in un portafoglio digitale chiamato “wallet”: un software che permette di mantenerle, riceverle o inviarle.
Ma oltre alla sicurezza informatica e all’aspetto esclusivamente digitale della moneta, cos’è che rende le criptovalute così interessanti? Il fatto di non essere monete emesse e controllate da banche centrali costituisce il punto cruciale della loro attrattiva.
Il Bitcoin è una valuta virtuale ideata e creata nel 2009 da una o più persone con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto che nel 2008 ha pubblicato un whitepaper per spiegare il funzionamento della moneta virtuale.
Il valore del Bitcoin ha raggiunto ad oggi un valore di quasi 17.000 dollari, dagli 0 che valeva nel 2009.
Gli aspetti positivi dell’utilizzo dei bitcoin risiedono nella velocità e sicurezza: anche in questo caso si parla di crittografia per validare le transazioni, scritte in un registro digitale condiviso e decentralizzato; i blocchi vengono aggiunti alla blockchain attraverso un processo matematico che impedisce la falsificazione del registro.
I rischi, però, sono dietro l’angolo e non riguardano l’aspetto di security bensì il possibile crollo della valutazione della moneta.
Anche per i Bitcoin vale il concetto di storage all’interno di portafogli digitali che fungono da “conto bancario” per ricevere e inviare il denaro virtuale.
Per “exchange” in questo ambito si intende una piattaforma che permette lo scambio tra criptovalute, denaro convenzionale e altri asset digitali.
FTX, uno degli exchange più fortunati e di successo, è oggi al centro di numerose controversie. L’azienda, con sede alle Bahamas e fondata nel Maggio 2019 da Sam Bankman-Fried, ha visto una rapidissima crescita nel suo primo triennio e ha velocemente conquistato l’appoggio di altri grossi player del mondo degli exchange di criptovalute.
Nonostante i primi tempi di grande successo FTX a Novembre 2022 ha avviato le pratiche per dichiarare bancarotta, dopo essere finita al centro di una grande controversia che ha visto le più alte cariche dell’azienda accusate di aver usato impropriamente (e dunque messo in pericolo) i fondi depositati dai clienti.
Vista la crescente popolarità delle criptovalute, storie come quella di FTX sono probabilmente destinate a ripetersi e fungono da case study per comprendere meglio un mondo complesso e in continuo cambiamento.
Ad oggi quali sono, dunque, le piattaforme exchange più utilizzate dagli utenti?
Per avere un quadro complessivo della questione criptovalute e delle sue sfaccettature è necessario non solo tendere l’orecchio alle ultime notizie in ambito finanziario, saperle leggere e contestualizzare, ma anche avere una conoscenza approfondita dello strumento tecnico che alimenta il funzionamento di questo mercato.
Quando l’aspetto finanziario incontra la tecnologia si parla di tecnofinanza (o fintech): soluzioni digitali e tecnologiche al servizio di operazioni e servizi economici e finanziari.
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